CINEMA DI ANIMAZIONE -

“Trucchi di un'arte sconosciuta ”

di Valerio Oss - Pixel Cartoon

Metodologie dell'Animazione

Trucchi per un movimento migliore

Quando un animatore decide di iniziare una scena, normalmente gli vengono dati in mano una serie di schizzi della storia, il layout della scena in esame, il foglio macchina (anche se spesso quest'ultimo deve compilarselo da solo), i model sheet dei personaggi, l'eventuale sonoro di quello spezzone di film (il parlato con le lettere “battute” sul foglio macchina), e una completa descrizione dell'azione in generale.

Con questo materiale, cosa bisogna fare?

1. PENSARE

Perché questa scena è nel film? Quali potenzialità umoristiche ci sono? Cosa dovete fare al personaggio? Come potete mostrarlo nel modo migliore? Assolutamente non iniziate ad animare prima che tutte queste cose non abbiano preso forma nella vostra mente.

2. SCHIZZI PRELIMINARI (THUMBNAILS)

Cercate di realizzare in parte le vostre idee disegnando piccoli schizzi prima di fare un grande e complicato disegno. Dovrete prima controllare:

•  La messa in scena dei personaggi (STAGING)

•  I tagli e la continuità.

Dovete essere padroni dell'intera sequenza, in modo da conoscere come la vostra scena s'inserisce nella sequenza. (Ricordo che la sequenza è composta di più scene).

Pianificate correttamente con il regista e con l'artista del layout ciò che segue:

•  Quale personaggio è più importante in modo da renderlo più interessante e divertente.

•  Quale inquadratura usare, se in campo lungo, un piano americano, un primo piano o altro.

•  Cercate qualsiasi opportunità per ottenere profondità di campo e prospettiva e evitate troppe scene in sequenza che siano piatte.

•  Cercate di cambiare angolo visuale quando è possibile o logico ma non fate cose che confondano lo spettatore.

•  Non scegliete un angolo di visuale che sia difficile da disegnare solo per il gusto di fare qualcosa di diverso: sarà più lungo da realizzare e non sarà comunque così d'impatto. Scegliete un angolo che sia conveniente in tutti i sensi.

3. MECCANICA DELLA PRESENTAZIONE

Con davanti agli occhi gli schizzi preliminari dell'animazione e avendo sotto mano tutti i tagli di scena, dovete sviluppare i disegni individuali della scena, tenendo in mente:

•  Prospettiva

Siate sicuri di far combaciare la prospettiva del personaggio con quella del layout sottostante. Non si può certo mostrare quanto un piede si alzi da terra se esso non combacia con il terreno sottostante (e quindi con il fondale). Se ci sono due personaggi chiave nella stessa scena, fate disegni chiave molto precisi per quel che concerne le dimensioni relative. Fate in modo che gli occhi COINCIDANO (si fissino con precisione) se i due personaggi si stanno guardando!

•  Scala

Controllate tutti i layout per le dimensioni in scala all'interno della scena. La scala dei personaggi in relazione a tutto ciò che sta a loro attorno è una parte importantissima per renderli credibili, come dar loro una certa bellezza grafica e un certo appeal.

4. RISOLUZIONE DI SPECIALI PROBLEMI DI DISEGNO

Siate sicuri di poter comunicare le vostre idee e non fatevi fermare da insormontabili problemi di disegno. Cercate di risolverli in piccoli schizzi o in disegni a grandezza definitiva ma non procedete assolutamente prima di averli risolti.

5. CONTROLLATE DUE VOLTE LE VOSTRE IDEE

Una volta definite chiaramente le vostre idee controllate il layout per essere sicuri che funzioni come pianificato. Date abbastanza spazio alle azioni che state considerando?

6. FATE ESPLODERE LA VOSTRA VENA ARTISTICA

Gli schizzi individuali non sempre sono in perfetta relazione tra loro nel modo in cui pensavate. Basandovi su di essi ora schizzate i disegni delle pose principali VELOCEMENTE e mantenendovi a registro. Sottolineo VELOCEMENTE per il fatto che così la parte destra del cervello (quella artistica) è la sola impegnata nell'operazione e non viene interrotta da quella sinistra più “matematica”. Non fermatevi neanche a scrivere i numeri sui fogli o sul foglio macchina. Disegnate e basta, senza mai prendere in mano la gomma, concentrandovi magari sulla musica che più vi piace.

Alla fine non accettate sempre i vostri disegni giudicandoli da soli; prima di proseguire sottoponeteli al giudizio di qualcun altro.

Con i problemi di messa in scena (STAGING) risolti, l'animatore può così concentrarsi sulle azioni individuali, sulla temporizzazione, le espressioni, e la resa dei disegni che darà vita all'azione.

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