CINEMA DI ANIMAZIONE -

“Trucchi di un'arte sconosciuta ”

di Valerio Oss - Pixel Cartoon

Conclusioni

Abbiamo cercato di esplorare in superficie gli elementi fondamentali che controllano il moto dei personaggi e le regole per rendere queste azioni più piacevoli possibili.

Alcune animazioni, alcune scene, alcuni film, necessitano però di una maggior attenzione, di un'analisi più approfondita, quasi fossimo degli psicologi all'opera con un nostro paziente. Negli anni '50 ci furono alcuni studi effettuati proprio da uno psicologo (un certo Frantz) che cercarono di investigare sui comportamenti dei bambini in relazione al disegno e a quali immagini apprezzassero e analizzassero di più. Le figure a cui veniva prestata più attenzione sono risultate quelle più colorate, in movimento, tridimensionali, accompagnate da un qualsiasi effetto sonoro, autodeformanti (come ad esempio un pugno che diventa una mano) e un po' imprevedibili. E' stato notato che i volti sono soggetti a grandi attenzioni da parte di chiunque anche perché posseggono tutte queste proprietà.

E' così che dovremo lavorare noi, sviluppando immagini secondo questi criteri. Uno psicologo è colui che guarda il mondo in modo differente, osservando il pubblico, non lo show. Come animatori noi creiamo lo show. Più numerosi sono i metodi che possiamo usare per osservare il mondo che ci circonda, più interesse e realismo possiamo iniettare nei nostri film.

Buoni animatori e buoni psicologi hanno una gran cosa in comune: entrambi spendono la maggior parte del loro tempo a pensare sugli altri e per gli altri.

Bibliografia

•  DISNEY ANIMATION The illusion of life – Frank Thomas and Ollie Johnston – Abeville Press Publishers New York

•  Il DISEGNO ANIMATO – Tony White – EDITIEMME Milano

•  ANIMATION from SCRIPT to SCREEN – Shamus Cullane

Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile contattare l'autore:

  Valerio Oss

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