INTERVISTA a VERONICA BILBAO   di Michelangelo Gregori

Il cinema italiano finalmente va on line su www.neche.it una nuovissima produzione che nasce a cinecittà e che si prefigge come distribuzione in rete di creare, attraverso questo nuovo serbatoio di conoscenza virtuale, uno spazio tutto suo, nel mondo cinematografico un po' in degrado. Per capire meglio di cosa si tratta, ho intervistato Veronica Bilbao, ideatrice e direttrice di questo progetto.

Domanda: Come nasce l'idea del progetto NECHE?

Risposta: L'idea nasce dalla necessità di trovare una via alternativa di distribuzione per il cinema indipendente che è molto penalizzato dalla grande distribuzione e anche quando arriva alla sala non ha la forza economica per reggere a lungo. A volte non si considera che i film con meno mezzi di promozione hanno più bisogno di tempi lunghi per arrivare al pubblico.

D: La distribuzione italiana è in crisi, quali innovazioni nel progetto, rivitalizzano il settore?

R: Questa distribuzione on line apre un nuovo canale distributivo sia per i film, i documentari e i corti che non arrivano alle sale, sia per quelli che vi sono arrivati e non hanno più visibilità se non raramente nei palinsesti notturni. Inoltre essendo i film trasmessi in streaming e quindi non salvati sul pc dello spettatore si combatte la pirateria.

D: Secondo voi, la vostra offerta soddisfa di più l'autore o i beneficiari della visione?

R: Il nostro intento è di soddisfare entrambi, l'autore dandogli più visibilità e nel caso di film e documentari anche un introito ulteriore e lo spettatore offrendogli delle opere che non trova facilmente.

D: In parole povere cosa offrite ai vostri clienti?

R: Offriamo lo streaming del nostro listino e ci stiamo attrezzando anche per mettere in vendita sempre on line i dvd dei nostri film per chi volesse inserirli in una propria videoteca o anche per chi non è provvisto di banda larga.

D: Perché (visto che la visione dei corti è gratuita) c'è un grande incremento del cinema breve?

R: Io penso che ci sia un grande incremento dei corti perché grazie alle nuove tecnologie digitali la loro realizzazione è abbastanza economica e permette a giovani autori di misurarsi con il racconto visivo.

D: Il vostro progetto si apre verso le nuove frontiere di internet, come vede questo nuovo tipo di coinvolgimento visivo?

R: I tempi sono ormai maturi perché il cinema si apra a queste nuove frontiere se non vuole essere in ritardo con i nuovi comportamenti che si stanno consolidando tra i giovani, basti pensare a quanti di loro vedono i dvd sul pc e non più in televisione.

D: A questo punto del progetto, sono più le richieste per Film, Documentari o Cortometraggi?

R: Considera che c'è stata una lunga preparazione di ricerca e acquisizione delle opere e che il progetto, con la possibilità di pagamento è partita da circa due settimane. Adesso stiamo facendo la promozione attraverso tutte le possibilità che ci offre il web, i collegamenti con altri siti, i portali, le riviste on line e il pubblico comincia ora a conoscerci. Come era previsto in questa fase vedono di più i cortometraggi perché non c'è la difficoltà del pagamento a cui non tutti sono avvezzi, ma piano piano cominciano anche a vedere i film e i documentari.

D: Avete ricevuto Aiuti Ministeriali per l'avvio di questo interessante progetto?

R: Purtroppo no.

D: Come vedete, l'andamento cinematografico italiano?

R: Come lo vedono tutti, in crisi anche se qualche titolo ha funzionato, l'eccezione non fa la regola!

D: C'è più richiesta da parte degli autori di essere distribuiti o più richieste di vedere film?

R: Adesso cominciano ad arrivare le richieste da parte degli autori e produttori di essere distribuiti, non voglio nasconderti che far capire come poteva funzionare il tutto è stato abbastanza faticoso, ma è anche comprensibile visto che fino ad ora internet è stato associato a pirateria.

D: Esiste da parte vostra una selezione rispetto alle opere che vi arrivano?

R: Cerchiamo film indipendenti e che siano da dignitosi in su, non vogliamo arrogarci il diritto di inserire solo i film che piacciono a noi, i pubblici sono tanti e diversi.

D: Sono state molte le richieste di visione da parte degli addetti ai lavori?

R: Non lo so, alcuni ci hanno scritto e quindi si sono fatti riconoscere.

D: In due parole un vostro bilancio fino ad ora…

R: Fiduciosi di essere proiettati nel futuro.

D: Quali sono gli obbiettivi futuri?

R: Diventare un punto di riferimento per il cinema indipendente italiano.

E noi glielo auguriamo vivamente. Così sperando di aver fatto incuriosire il lettore, in questa Italia che si trasforma sempre di più in una popolazione di registri sceneggiatori e attori, invece del vecchio detto poeti santi e navigatori…ebbene per tutti coloro che ne volessero sapere di più o magari volessero vedere film, documentari o corti, non vi resta che cliccare su www.neche.it

di Michelangelo Gregori

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