LE BASI DEL CORTOMETRAGGIO - 2

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Un cortometraggio è un film di durata contenuta, normalmente non superiore ai 15 minuti
complessivi. I corti - come vengono chiamati in gergo - derivano il loro nome appunto dalla
lunghezza della pellicola, a sua volta definita nel linguaggio cinematografico appunto
"metraggio" (che nei normali film solitamente ammonta a svariate migliaia di metri in relazione al
tipo di pellicola ed alla durata del film stesso).

I cortometraggi sono spesso utilizzati per rappresentare le varie tipologie cinematografiche
(commedia, thriller, ecc) con uno stile asciutto e del tutto particolare che può ricordare da vicino
la prima era del cinema e il modello espressivo di alcuni dei suoi più illustri esponenti, ad
esempio quello di Buster Keaton.

Alcuni cortometraggi rappresentano un filone del cinema di animazione, attraverso cui giovani
artisti e cartoonists esprimono varie forme di rappresentazioni ed animazioni secondo gli stili
più diversi ed innovativi.

Dopo una lunga parentesi di stasi creativa e scarsità di produzioni, dovuta forse alla maggiore
attenzione riservata alle produzioni commerciali, i corti sono stati ampiamente rivalutati già a
partire dagli anni Ottanta anche con l'istituzione di numerosi concorsi e mostre cinematografiche
esclusivamente a loro riservati.

Il metraggio è la lunghezza della pellicola cinematografica espressa in metri.
In base al metraggio avviene la classificazione del film in lungometraggio, mediometraggio e
cortometraggio.
Esiste una precisa relazione tra la lunghezza della pellicola e la durata di proiezione ed il
metraggio viene normalmente designato da quest'ultima;
* per la pellicola in formato 35 mm, proiettata alla normale frequenza di 24
fotogrammi/secondo, un minuto di proiezione corrisponde a 27,36 m ed un'ora a 1641,60 m.
* per quella di formato 16 mm, un minuto corrisponde a 10,97 m ed un'ora a 658,2 m.

Un film indipendente è un film prodotto senza l'intervento di una grande casa di produzione
(come ad esempio una delle majors di Hollywood). Può anche essere autoprodotto dal regista o
coprodotto da privati, da alcuni degli attori, o da istituzioni locali (come le film commission).

Le caratteristiche principali di questi film, detti comunemente "indie", sono essenzialmente due:
il basso budget e la completa libertà espressiva lasciata al regista, cosa questa che solitamente
spaventa i grandi studi, che preferiscono evitare i film sperimentali per concentrarsi su progetti
più sicuri e remunerativi. Inoltre, difficilmente uno studio affida un film del costo di svariati milioni
di dollari ad un regista esordiente, specie se ha intenzione di utilizzare attori sconosciuti.

Un grande impulso ai film indipendenti si ebbe a metà degli anni 80 con le prime videocamere,
e più recentemente con i modelli digitali, che hanno permesso a schiere di giovani registi di
evitare i costi proibitivi delle pellicole 35 mm, dei noleggi delle attrezzature, della stampa dei
negativi, etc. Anche la fase di post-produzione è ora molto più economica, grazie al significativo
aumento delle prestazioni dei personal computer, all'introduzione dei Dvd e al contemporaneo
sviluppo di software semi-professionali sempre più sofisticati (utilizzati per il montaggio, la
correzione del colore, i titoli di testa, etc.).

L'aumento del numero di film indipendenti, soprattutto dei cortometraggi, ha portato alla nascita
di una moltitudine di festival a loro dedicati. Fra di essi anche l'ormai famoso Sundance Film
Festival fondato da Robert Redford. I film vincitori di questi piccoli festival, finiscono spesso per
essere acquistati dai distributori internazionali, e quindi portati all'attenzione dei cinefili di tutto il
mondo.

La crescente popolarità degli "indie", ha costretto recentemente gli studi di Hollywood a creare
delle piccole filiali per poter entrare a loro volta in questo nuovo mercato. Di conseguenza, oggi,
non è più così netta la differenza fra ciò che è realmente indipendente e ciò che non lo è: per fare
un esempio, il film Eternal Sunshine of the Spotless Mind, noto in Italia come Se mi lasci ti
cancello, del 2004, considerato un film indipendente, vanta un cast che non sfigurerebbe in un
grande blockbuster, la sceneggiatura di un autore pluripremiato, e un budget iniziale di decine di
milioni di dollari. D'altra parte, attori di fama internazionale sono molto attratti dal fenomeno
indie, tanto da arrivare ad autoridursi il compenso pur di prendere parte ai progetti più
interessanti.

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