100 ANNI FA... ROBERTO ROSSELLINI

Oggi è l'otto maggio. Esattamente cento anni fa (1906), nasceva uno degli uomini più decisivi della storia del cinema mondiale di tutti i tempi: Roberto Rossellini, padre (inconsapevole) del neorealismo, autore di film come "Roma città aperta", "Paisà", "Stromboli", "Europa '51", "Germania anno zero" e "Francesco giullare di Dio", inventore del cinema moderno. Un monumento del cinema e della cultura insomma, del quale l'Italia dovrebbe essere come minimo orgogliosa.
Però l'Italia, per una strana e suicida tradizione, ha avuto sempre un rapporto difficile con i suoi più illustri "cervelli". Un esempio, recentissimo, riguarda ad esempio Dario Fo: il premio Nobel (capito? N-O-B-E-L...mica pizza e fichi...) oltre a non essere ancora accettato appieno come autore entro i patrii confini (mentre all'estero i suoi testi sono tra i più rappresentati al mondo), prende la Laurea ad Honorem alla Sapienza di Roma con SETTE anni di ritardo rispetto al pari conferimento della Sorbona di Parigi (mentre per dare la stessa laurea a Valentino Rossi non c'è stato il benché minimo indugio...)

Torniamo a Rossellini. Quando uscì "Roma città aperta" in Italia, ci fu una delle accoglienze più fredde di pubblico e critica della storia del cinema. Invece, in Francia, il cinema fu salutato da una standing ovation infinita. Cose del genere, purtroppo, capitano. Capitano una volta e poi non dovrebbero capitare più. Non è così in Italia, dove questo importante centenario della nascita del Mozart del cinema italiano e mondiale cade in un dimenticatoio agghiacciante e spaventoso.

Se si fa eccezione per Enrico Ghezzi, comunque sempre relegato nella cripta di Rai3 ad orari improbabili (roba che sei hai il videoregistratore rotto sei fottuto), nessuno ha pensato minimamente di rimandare in onda almeno uno dei moltissimi capolavori del maestro. Rete 4 ad esempio, stasera, in prima serata manda un western immortale di Sergio Leone: "Per qualche dollaro in più". Bellissimo. Ma Rossellini? Eppure sempre Rete 4 è un canale attento a programmare e a ripescare film "d'epoca". E infatti alle 2,55, stanotte, andrà in onda un film del '41: "Mamma", di Guido Brignone. Brignone batte quindi Rossellini. Superfluo ogni commento.

Facciamolo noi, quindi, un tributo tutto personale al maestro: stasera, se non siete troppo impegnati, noleggiate un dvd, una videocassetta e riguardatevi quelle scene che solo a pensarci fanno venire i brividi:

Anna Magnani fucilata dai nazisti mentre corre gridando "Francesco, Francesco..." in "Roma città aperta"...

Il piano sequenza delle statue in "Viaggio in Italia"...

I visi e le strade dell'Italia liberata in "Paisà"...

Il bambino che va a morire in "Germania anno zero"...

La festa dei frati sotto la pioggia in "Francesco Giullare di Dio"...


dalla NEWSLETTER 14 - 8 maggio 
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